26 dicembre 2010

Il Meglio Del Cinema del 2010 - The best Movies of 2010 (1)



 Ci avviciniamo alla fine dell’anno e quindi è tempo di ricapitolare cosa ci offerto il cinema internazionale. L’argomento è ampio quindi procederemo per  punti:

IL RITORNO DEL 3D:

Come tutti sapete il 2010 è stato l’anno dell’avvento del 3D riportato in auge dal kolossal Avatar (per chi non la sapesse il 3D esiste da molti anni).
La mia opinione riguardo al 3D è semplice: è un’abile operazione commerciale avviata dal cinema per innalzare gli incassi che negli ultimi 10 anni  stavano rapidamente calando per colpa di internet e dei siti streaming, dove è possibile vedersi comodamente qualsiasi film un giorno dopo nell’uscita nelle sale (ovviamente a discapito della qualità, ma è pur sempre gratis).  Grazie al 3D il biglietto aumenta il prezzo del 30% e l’apparente novità ha attirato più spettatori… 
Ma quali sono stati i film in 3D che meritavano di essere convertiti e visti in questo formato? A mio parere solo 2:  “Avatar” ( girato con tecniche rivoluzionarie, grazie alle speciali telecamere create appositamente per Cameron)  e “A Christmas Carol” che ha creato degli effetti veramente incredibili sotto la regia del grande Zemeckis ( vedi la scena del volo su Londra dell’avaro Scrooge). Curiosamente entrambi sono della 2009 (anche se Avatar è uscito in Italia a inizio 2010 per non scontrarsi con i cinepanettoni).  
Gli altri film proposti in 3D non sono stati soddisfacenti in quanto non sono stati girati con le telecamere apposite ma solo convertiti in postproduzione, con risultati che  assomigliavano ai film 3D che vedevo nell’attrazione di Gardaland quando avevo 10 anni.
Quando ho saputo che Harry Potter 7 parte 1 non sarebbe stato convertito in 3D per mancanza di tempo ero felice… purtroppo la seconda parte sarà sicuramente in 3 dimensioni.

Per il futuro: la grande notizia è che Peter Jackson per  Lo Hobbit ( che uscirà in 2 parti nel 2012 e 13) ha scelto di utilizzare le nuovissime cineprese EPIC, di una generazione successiva rispetto a quelle utilizzate per Avatar.. quindi sarà un 3D ancora più avvolgente di quello che ci ha portati a esplorare la fantastica giungla di Pandora, vedremo come sarà resa la Battaglia sotto la montagna del Drago Smaug tra elfi, nani e il giovane Bilbo Baggins.



IL MIGLIOR FILM DEL 2010:

Come detto prima Avatar è escluso da questa classifica in quanto uscito ufficialmente nel 2009; dopo aver consultato diverse riviste specialistiche,  la top 5 dei film che secondo me  possono concorrere al titolo di “Miglior Film del 2010“ è la seguente  (in ordine sparso):

1- Alice in Wonderland   di T. Burton
2- Inception   di C. Nolan
3- Shutter Island   di M. Scorsese
4- Iron Man 2   di J. Favreau
5- The Social Network  di D. Fincher

Rimangono fuori dalla mia personale classifica film come Black Swan, Hereafter o The tree of Life, per il semplice motivo che non li ho visti ( o non sono usciti ancora in Italia) e quindi non voglio giudicare in base a opinioni altrui..
Ed ecco la mia personale classifica:

1-  Inception
2-  Shutter Island
3-  Alice in Wonderland
4-  The Social Network
5- Iron Man 2

 1- INCEPTION

Il Miglior Film del 2010 è sicuramente Inception di Nolan che ci porta in un mondo dove non si riesce più a distinguere la realtà dal sogno. Mentre vedevo questo fantastico film,  sentivo la piacevole sensazione di lieve smarrimento e incredulità per una trama così ben congegnata  (una sensazione del genere non la provavo dalla mia prima visione di Matrix) . I fantastici effetti speciali, la grande colonna sonora  e la perfetta recitazione di Leonardo DiCaprio lo rendono senza ombra di dubbio un capolavoro degno di essere compreso nella vostra collezione di DVD. E vogliamo parlare del finale aperto che lascia a bocca aperta gli spettatori?? Solo i grandi film riescono a far parlare e dibattere  a quel modo anche a mesi dalla loro uscita, vedremo se farà incetta di premi ai prossimi Oscar..
Ecco il trailer..


2. SHUTTER ISLAND



Sul podio, al secondo posto troviamo il nuovo film di Scorsese che ritorna ad alti livelli con Shutter Island, che ci trasporta in una prigione inespugnabile per i criminali più pericolosi (o meglio più pazzi) guidati dall’ispettore DiCaprio che ci offre un’altra straordinaria interpretazione insieme a Gary Oldman e un preparatissimo cast. Anche in questo film lo spettatore è spiazzato e confuso dalla trama cervellotica che ti trascina inesorabilmente a essere nel dubbio fino all’ultimo secondo…  quando una persona è veramente pazza? Da sottolineare le tecniche di ripresa utilizzate da Scorsese e la colonna sonora che trasportano lo spettatore dentro lo schermo ..


3. ALICE IN WONDERLAND


Al terzo posto Il film di Burton con il suo attore feticcio preferito, Johnny Depp che riprende il grande classico della letteratura inglese Alice nel paese delle meraviglie. Belle ambientazioni, fantastiche le caratterizzazioni dei personaggi e gustosi i rimandi agli altri film di Burton (vedi il tronco ritorto da “Il Mistero di Sleepy Hollow”) . Cio che manca al film è una trama convincente e che non sia scontata, sembra quasi obbligata la presenza dei personaggi storici di Carroll  che a volte appaiono infilati a forza nella trama.
Nonostante il trio inossidabile Burton-Depp-Bohan Carter  il film non supera la medaglia di bronzo ma  riscuote grandi incassi grazie al prezzo gonfiato del biglietto 3D…





Nella seconda puntata, che trovate QUI, parleremo di
I RE DEL BOX OFFICE 2010- chi ha guadagnato di più in tutto il mondo?
IL MIGLIOR ATTORE - IL MIGLIOR REGISTA - LA MIGLIOR COLONNA SONORA - LA MIGLIORE SCENA

Commentate con le vostre opinioni e ricordate che sono queste le MIE idee di appassionato di cinema.. 

         -KeepDreamin'-  
  

                           

21 dicembre 2010

A Short Story (3) : " The Old Haunted Hotel" - Seconda Parte

Come promesso pubblico la seconda parte del racconto pubblicato l'altro giorno... se non l'avete ancora letto lo trovate nel post precedente ( per i pigri lo trovate qui )
Per comodità vi riposto anche le ultime righe della prima parte...



The Old Haunted Hotel -- Seconda parte



Phil era solo.
Le mani lo stringevano con forza sempre maggiore, togliendogli ossigeno e lucidità di pensiero. Era Johnny, suo fratello maggiore, che lo toglieva dai guai nelle situazioni disperate.
Ma Johnny non poteva aiutarlo in quel momento; lo vedeva con la coda dell’occhio: a terra, immobile, il sangue gli sgorgava copioso dal naso e dalla tempia sinistra.
Era finita. Il vecchio aveva vinto… gli occhi di Phil si chiusero contro la sua volontà...
        
    … No! Non poteva mollare così, doveva reagire!
A quel pensiero Phil tornò un attimo in sé: era in quella stanza maledetta, suo fratello era svenuto, come poteva liberarsi?
Finalmente Phil ebbe un’idea e si sentì stupido per non averci pensato prima: le pinze gli spuntavano ancora dalla tasca dei pantaloni. Le afferrò con la mano destra e le lanciò con tutta la forza che gli rimaneva sullo specchio, frantumandolo in mille pezzi. Un attimo dopo era a terra, tossiva e si toccava il collo escoriato; lo specchio era esploso in tutte le direzioni facendogli tagli sul viso e sulle braccia.
Non appena gli passò il giramento di testa, si rimise in piedi a fatica; ma qualcos’altro stava andando storto: la Stanza 6 non voleva dargli un attimo di tregua.
Johnny, che era ancora riverso a terra incosciente, stava letteralmente affondando nel pavimento, come se fosse caduto nelle sabbie mobili in mezzo ad una giungla inesplorata. Subito Phil si gettò sul fratello e lo afferrò per le braccia, ma si rese conto che anche i suoi piedi stavano sprofondando nella trappola mortale.
Si allontanò a fatica dal corpo del fratello e corse a frugare nel borsone, nel frattempo Johnny era affondato fino alla vita. Finalmente Phil trovò la boccetta di vetro che cercava, levò il tappo con mani tremanti e svuotò l’Acqua Santa sul pavimento attorno al fratello. Subito il vecchio legno prese a sfrigolare e fumare, in un attimo il corpo di Johnny fu risputato fuori e Phil riuscì ad acchiapparlo al volo.
Sfinito, appoggiò il fratello sul letto; c’era mancato davvero poco questa volta. Johnny non dava cenni di miglioramento, così Phil decise che doveva farlo uscire da quella stanza. Sarebbe rimasto lui a continuare la sfida; dopo quello che aveva vissuto si sentiva pronto ad  affrontare qualsiasi cosa. In quelle condizioni Johnny non poteva più aiutarlo e gli sarebbe stato solo d’impiccio.
Si caricò il fratello inerme sulle spalle, ciondolava come una bambola di pezza; non sapeva se quello che stava per fare avrebbe funzionato ma era la sua unica possibilità. Tirò un calcio alla porta che si aprì  rivelando qualcosa d'inaspettato: al posto del primo piano dell’hotel come se lo ricordava Phil, c’era un lungo corridoio buio con un’unica luce al fondo.
«È solo un’altra illusione, un’altra trappola della stanza» si disse Phil.
Chiuse gli occhi e calò il fratello aldilà della porta stando attendo a non sorpassarla. Vedendo che non gli succedeva nulla di terribile si sentì sollevato, richiuse la porta senza esitazione: adesso Johnny era più al sicuro di lui.
Guardò l’orologio che aveva al polso, il vetro si era rigato ma riuscì a distinguere l’ora: erano le 23:45.
«Non è possibile maledizione!» imprecò Phil, gli sembrava che l’alba fosse vicina e invece erano passate sole poche ore.
«Hey Phil» disse una vocetta stridula.
«Chi è?» sobbalzò Phil.
«Lo sai benissimo chi sono»
Phil non capiva da dove venisse quell’orrido suono, sembrava essere tutto attorno a lui.
«Fatti vedere!» urlò Phil e afferrò il borsone.
«Mi stai già guardando, Phil… come sta il tuo fratellino? Gli ho fatto male forse?» la vocetta ridacchiò soddisfatta.
«Non osare ridere di mio fratello!» urlò Phil, sempre più rabbioso.
Una gobba incominciò a muoversi sotto la carta da parati, come uno scarafaggio che zampetta sotto la sabbia. Phil estrasse un fucile a pompa dal borsone e incominciò a scaricare l’arma sulle pareti.
La cosa si muoveva troppo velocemente; Phil sparò tre colpi a vuoto aprendo buchi fumanti sul muro e distruggendo un’anta dell’armadio. Finalmente si fermò sopra al letto, Phil prese la mira ma, prima che riuscisse a premere il grilletto, la cosa sparì verso il basso.
Phil sollevò il letto come se fosse fatto di carta e lo scagliò sulla parete. Il pavimento sotto al letto non era fatto di legno consunto come nel resto della stanza, ma era di terra scura e umida.
«Come può esserci la terra al primo piano dell’hotel?» Si chiese Phil.
 Ma tutto perdeva di senso in quella stanza, quel fatto non lo sorprese più di tanto. Sapeva cosa doveva fare ora, lo sentiva.
Si mise a scavare con il calcio del fucile; lavorava con una velocità incredibile, era frenetico. Dopo qualche minuto urtò qualcosa di solido: era una bara.
Phil si protese per aprirla ipnotizzato, un gas fetido e putrescente fuoriuscì dalla bara facendolo quasi vomitare.
Uno scheletro quasi interamente decomposto si sollevò dal feretro protendendo le mani.
«Vendetta!» urlò, aprendo la mandibola come un burattino.
 Phil fece appena in tempo a mettere davanti a sé il fucile, ma l’essere lo sbalzò indietro facendolo sbattere sulla parete opposta. Il fucile volò nel bagnetto, scomparendo alla sua vista.
Lo scheletro avanzava verso di lui: aveva dei pezzi di carne che penzolavano dalle ossa, alcuni ciuffi di capelli castani spuntavano dal cranio giallastro, un solo occhio azzurro lo fissava solitario dalla sua orbita.
 In quel momento Phil si accorse che il borsone era a terra poco lontano da lui. Si lanciò per cercare l’ultimo oggetto che Johnny aveva portato. In un attimo lo scheletro gli fu addosso e girò Phil verso di sé.
«Ora starai con me per sempre!» stridette la voce.
Con un colpo preciso Phil piantò un crocifisso d’argento nell’unico occhio dell’essere, trapassandogli il cranio da parte a parte.
Lo scheletro urlò e si contorse a terra.
Phil decise che doveva uscire dalla Stanza numero 6 immediatamente, non sarebbe rimasto un secondo di più. Recuperò il fucile in bagno e con una spallata sfondò la porta della camera: davanti a lui c’era il lungo corridoio che aveva visto prima, ma di Johnny nessuna traccia. Si mise a correre in direzione della luce in lontananza; dietro di lui sentiva ancora le agghiaccianti grida dell’essere, ma decise di non voltarsi a guardare indietro. Raggiunta la luce si ritrovò in cima alle scale, scese cercando di fare poco rumore.
Johnny era legato e imbavagliato sul tavolo della reception, il vecchio Carson stava prendendo delle misure con un metro, intanto parlava con la voce spezzata dall’eccitazione:
«Ora ti costruirò una bella bara… Sì! Così potrai andare a far compagnia alla mia mogliettina …ahahah».
Phil puntò il fucile alle spalle del vecchio e urlò a pieni polmoni: «Crepa vecchio!».
I proiettili gli sforacchiarono la schiena facendolo cadere subito in una pozza di sangue.
Phil corse a slegare il fratello che era ancora in stato confusionale, il vecchio a terra diceva parole incomprensibili.
  «Ahh…La terra..si … ho tenuto… hotel… per tutti questi anni… Rose… ahh.. aiutami..»
«Usciamo da qui!» disse Phil prendendo il fratello per un braccio.
Corsero fuori in direzione della macchina. Phil sdraiò il fratello sul sedile posteriore.
«Phil, aspetta… devi distruggerlo» disse Johnny.
Phil sapeva come fare: aprì il baule e tirò fuori una piccola tanica che conteneva la benzina per le emergenze; poi si strappò un pezzo di camicia e lo infilò nella tanica in modo che fosse s’inzuppasse di liquido infiammabile. Accese il panno con l’accendino che aveva sul cruscotto e velocemente lanciò la tanica dentro la porta rimasta spalancata. Subito tornò in macchina e la accese, sgommando si rigirò e premette a tavoletta sull’acceleratore.
Mentre i Fratelli Murray si allontanavano a massima velocità, si sentì un urlo disperato.
«Perdonami Rose!»
Poi un’enorme esplosione illuminò il cielo notturno lanciando in aria detriti e lapilli infuocati.
Phil e Johnny si fermarono a guardare lo spettacolo dietro di loro.
Johnny mise una mano sulla spalla di Phil.
 «Ben fatto fratello, ben fatto...» 



 se il racconto vi è piaciuto commentate... alla prossima!

-KeepDreamin'-

20 dicembre 2010

A Short Story (3) : " The Old Haunted Hotel"


Bentornati alla rubrica “A Short Story” dove propongo i miei raccontini brevi, siamo giunti alla terza puntata che probabilmente porterà il blog a raggiungere i primi 1000 visitatori in poco meno di 2 mesi.. non male direi! Dunque ringrazio tutti i visitatori che fanno un salto a leggere quello che scrivo!
In questa puntata vi propongo una storia particolare, i fan più fedeli di King noteranno  un’ispirazione dal racconto “1408” ( vi consiglio di vedere l’omonimo film, con John Cusack)…  


“ The Old Haunted Hotel”  


Phil e Johnny stavano viaggiando da ormai due ore su una strada desolata; attorno a loro solo alberi sparuti e rocce, spazzate da un vento gelido.
«Quanto manca a quel postaccio, Johnny?» chiese Phil mentre giocherellava con una nocciolina.
«Non lo so Phil, ci dovremmo essere quasi » rispose Johnny scrutando oltre il parabrezza. Come gli sarà venuto in mente di costruire un hotel qui?
La strada si fece più ripida e si inoltrò in un bosco di alti pini, che facevano appena filtrare la luce del tramonto. Poi, dopo una svolta a destra, ecco comparire l’Old Haunted Hotel. Un piccolo edificio scuro e cadente, il tetto era riparato in alcuni punti con assi di legno, due o tre imposte si erano staccate dalle finestre e penzolavano dai cardini, mosse dal vento.
«Sei sicuro che ci sia qualcuno qui?» chiese Phil.
«C’è il proprietario, il vecchio Carson. Ci ho parlato al telefono tre giorni fa…» rispose Johnny scendendo dalla macchina. Aprì il baule e tirò fuori un grosso borsone nero. «Forza Phil!»
«Bah… secondo me qui non ci viene anima viva da mezzo secolo, il vecchio sarà mezzo ammattito» disse Phil mentre scendeva svogliatamente dalla macchina. Poi si mise a sgranocchiare la nocciolina.
«Abbiamo avuto la segnalazione da un tizio; circa un mese fa si era perso e ha alloggiato qui… ha detto che è stata la notte peggiore della sua vita. Secondo me troveremo qualcosa di interessante..» disse Johnny.
«Staremo  a vedere» disse Phil, poi bussò con forza alla porta. «C’è qualcuno?»
Nessuna risposta.
«Il vecchio sarà crepato» disse Phil, impaziente.
«La porta è aperta...» fece Johnny. L’interno dell’hotel era ammuffito e polveroso. Di fronte all’entrata c’era un bancone di legno con la scritta sbiadita: Reception. Un vecchio dormiva col mento appoggiato sul petto. Phil si avvicinò al bancone e suonò il campanellino d’ottone.
«Signor Carson si svegli!» disse Phil, continuando a suonare il campanello.
«Sì, sì.. sono sveglio! Chi diavolo siete voi?» disse bruscamente il vecchio.
«È così che tratta i suoi pochi clienti?» rispose irritato Phil.
«Lascia parlare me - sussurrò Johnny - siamo i Fratelli Murray, ci siamo parlati al telefono, ricorda?»
«Ah certo, siete quei “Scacciaspiriti”! Farete un buco nell’acqua qui, ve l’assicuro… » disse il vecchio ridacchiando.
«Ci hanno detto che in questo Hotel succedono cose strane, specialmente in una stanza…» continuò Johnny senza dar peso al tono derisorio del vecchio. Phil era già abbastanza nervoso per tutti e due.
«Certo, la stanza 6… è l’attrazione dell’Old Haunted Hotel da vent'anni ormai»
«Si spieghi meglio, vecchio» intervenne Phil.
«L’unico motivo per cui qualcuno viene ancora in questo posto dimenticato da Dio è la “Sfida della stanza 6”… le regole sono semplici: se qualcuno riesce a passare una notte intera nella stanza senza uscire, scappare o … - il vecchio fece una pausa ad effetto - … morire; allora tutta la proprietà diventa sua.»
Phil sbuffò. «E cosa se ne farebbe uno di un quadratino di terra così lontano dalla città?»
«Forse lei non sa, signor Scacciaspiriti, che qua sotto è stato rilevato un giacimento di petrolio.» disse il vecchio mentre armeggiava sotto la scrivania. «Ecco il contratto. Firmate in fondo, così se ci tirate le cuoia io non ho colpe… se sopravvivete il terreno sarà vostro.»
Phil era rimasto a bocca aperta quando aveva sentito del giacimento. Era la volta buona che la smetteva con quel lavoro odioso, bastava vincere la sfida.
«Veramente noi siamo venuti qua per offrire i nostri servigi…» iniziò a dire Johnny, ma il vecchio lo interruppe con un gesto della mano.
«Non mi interessa, qui le regole le faccio io. O firmate il contratto o fuori dai piedi!»
«Si prepari le valigie vecchiaccio!» disse Phil con un sorrisetto stampato in faccia, firmò al fondo del contratto; poi passò il foglio al fratello che fece lo stesso.
«Bene, bene… allora il pagamento è anticipato, naturalmente… 100 $ prego» disse il vecchio mentre riponeva il contratto con cura in uno schedario pieno di fogli.
Johnny porse il centone senza batter ciglio, il vecchio se lo mise subito in tasca avidamente; poi si girò, prese una piccola chiave arrugginita appesa alla parete e fece il giro del bancone.
«Seguitemi, è al piano di sopra»
I Fratelli Murray s'incamminarono dietro al vecchio; come avevano immaginato tutte le altre stanze sembravano vuote, la carta da parati penzolava dalle pareti, larghe macchie di umidità si allargavano sul soffitto.
«Bel posticino accogliente, eh » disse Phil.
Il vecchio non rispose. Al fondo del corridoio  si fermò davanti a una porta nera e lucida, sembrava l’unica cosa nuova in quel lurido hotel. Nel mezzo campeggiava un 6 dorato.
 «Ora ascoltatemi bene: dovete rimanere nella stanza fino all’alba, senza uscire. Se uno dei due uscirà, l’altro potrà tentare di completare la sfida da solo» il vecchio aprì la porta «Prego, accomodatevi».
Johnny e Phil entrarono.
Sembrava una stanza normalissima. Certo era sporca e puzzava di chiuso, ma come probabilmente ogni altra stanza di quel pulcioso hotel. Johnny posò il pesante borsone sul letto.
Il vecchio rimase sul ciglio della porta, senza entrare.
«Non credo che quello che tenete in quel borsone vi sarà d’aiuto… ad ogni modo, passate una buona notte…» disse il vecchio.
«Sarà una passeggiata! » fece ancora in tempo a dire Phil, poi la porta si chiuse.
Immediatamente dalla stanza svanirono tutti i rumori esterni, niente più vento tra gli alberi, niente più cinguettio degli uccellini nei loro nidi.
Phil diede un'occhiata interrogativa al fratello, di risposta Johnny incominciò a svuotare il borsone su letto. Phil tirò fuori un piccolo registratore dalla tasca, premette un pulsante e incominciò a esplorare la stanza.
«18 Dicembre, ore 20 e 37 circa. Io e mio fratello Johnny siamo nella stanza numero 6 dell’Old Haunted Hotel. Eravamo venuti a verificare se l’albergo era realmente infestato da qualche presenza sovrannaturale, ma il vecchio bacucco ci ha sfidati…»
«Phil per favore!» lo interruppe Johnny.
«Oh va bene, il vecchio Carson ci ha sfidati a passare la notte nella stanza. Comunque qua sembra tutto normale, c’è una camera con letto matrimoniale… con un bello strato di polvere. Poi un grosso armadio di legno… vuoto, e due comodini ai lati del letto. Poi abbiamo un bagnetto, con la tazza del cesso… che schifezza… e una doccia, almeno lo specchio è intero. Infine c’è un ripostiglio. Nient’altro da segnalare.»
Phil spense il registratore, si rivolse al fratello «Cosa dicono gli aggeggi? »
«Il Rilevatore d’Onde, non dà alcun riscontro. Tu non senti una strana sensazione di soffocamento?»
«L’aria è viziata: questa stanza non è stata aperta molto ultimamente… provo ad aprire la finestra… Merda! Le imposte sono bloccate...»
«Riesci a vedere fuori?» chiese Johnny
«No! È completamente buio! Non è possibile!» si agitò Phil.
«È cominciato. Guarda.» Johnny indicò l’ago del Rilevatore d’Onde, era salito fino a segnare 1000 Hertz.
«Ok, manteniamo la calma. Cosa sappiamo su questo hotel?» chiese Phil.
«Allora… è stato costruito nel ’36 da David Balter, che lo ha gestito per 25 anni. Nel ‘61 è andato in pensione e ha lasciato tutto alla figlia, Rose Balter»
«Com'è finito nelle mani del vecchiaccio?»
«Carson ha sposato Rose Balter nel ’62 e tutto è filato liscio fino al ’68. Poi rose Balter è misteriosamente scomparsa: nessuna traccia, nessuna prova. Per la polizia si trattò di fuga; Carson era già stato accusato diverse volte di maltrattamenti contro la moglie. Di fatto, Carson fu riconosciuto estraneo ai fatti e l’hotel diviene di sua proprietà. Nel 1970 abbiamo la prima testimonianza di strani eventi in questa stanza, dopo qualche anno Carson decise di cambiare il nome in “Old Haunted Hotel”»
«Come si chiamava prima?» chiese Phil, sapendo già la risposta.
«Balter Hotel»
«Quindi il vecchio ha incominciato a pubblicizzare l’hotel come una casa infestata per attirare nuovi clienti» concluse Phil; il fratello annuì di rimando chiudendo il block notes.
In quel momento accadde qualcosa d'inspiegabile: l’aria all’interno della stanza incominciò a tremolare, come un miraggio che compare sull’asfalto bollente. Dalla parete sopra al letto incomincio a sgorgare un liquido denso e scuro. Il rilevatore in mano a Johnny incomincio a suonare e lampeggiare all’impazzata, poi si calmò.
Sulla parete comparve una parola scritta col sangue:

VENDETTA

«Presto Phil! La macchina fotografica!» esclamò Johnny con gli occhi fissi sulla scritta.
«Oh… certo, certo!» rispose Phil mettendosi a rovistare nel borsone. Ne aveva già viste di cose terrificanti, ma quella lo stava spaventando come non mai; forse era quell’aria soffocante che non gli permetteva di pensare razionalmente.
Trovò la Polaroid nel tascone davanti, la puntò verso il muro e scattò una foto; poi incominciò a sventolare la fotografia per far sviluppare l’immagine. Nel frattempo Johnny si era avvicinato al muro e aveva raccolto un campione del sangue, richiudendolo dentro una fialetta.
  «Merda!» disse Phil, poi lanciò la foto verso il fratello. Johnny la guardò con attenzione.
 Nella foto la parete era completamente bianca.
In quel momento si sentì un fruscio e i rubinetti del bagno si aprirono.
Phil e Johnny si precipitarono in bagno e provarono a chiudere i rubinetti. Erano durissimi, impossibili da girare. Il lavandino fu pieno in pochi secondi.
Phil tornò nella stanza da letto, mentre Johnny cercava di fermare il flusso d’acqua con gli asciugamani, mentre il pavimento incominciava ad allagarsi.    
   Phil entrò con una grossa pinza e si avventò sul rubinetto, finalmente riuscì a chiuderlo diventando paonazzo per la fatica. Metà del pavimento era stato inondato da due dita d’acqua gelida.
«Serve ben altro per spaventare i Fratelli Murray, vecchiaccio!» urlò Phil brandendo le pinze.
Johnny era pensieroso, si sedette sul letto e incominciò a strizzarsi i pantaloni zuppi d’acqua.
«Qui c’è qualcosa che ci sfugge Phil, me lo sento»
Nel frattempo qualcosa stava cambiando nella stanza. Un brivido corse lungo il corpo fradicio di Phil: la temperatura si stava velocemente abbassando. Phil era appoggiato al lavandino, quando accadde qualcosa: dallo specchio alle sue spalle uscirono due mani, che diventarono rapidamente due braccia.
Johnny vide le mani che si allungavano verso la nuca del fratello.
«Attento alle spalle!» urlò.
      Phil riuscì appena a voltarsi, due mani verdi e putride gli si strinsero al collo con una morsa d’acciaio.
«Lascialo!» urlò Johnny lanciandosi verso il bagno, ma il suo piede scivolò sul pavimento bagnato facendolo cadere in avanti. Con un rumore sordo, Johnny batte la faccia sulla parete e cadde a terra svenuto.
Phil era solo.
Le mani lo stringevano con forza sempre maggiore, togliendogli ossigeno e lucidità di pensiero. Era Johnny, suo fratello maggiore, che lo toglieva dai guai nelle situazioni disperate.
Ma Johnny non poteva aiutarlo in quel momento; lo vedeva con la coda dell’occhio: a terra, immobile, il sangue gli sgorgava copioso dal naso e dalla tempia sinistra.
Era finita. Il vecchio aveva vinto… gli occhi di Phil si chiusero contro la sua volontà...


tranquilli la storia non si conclude così!!Il racconto era abbastanza lunghetto e ho deciso di dividerlo in 2 parti!! Lo so avrei dovuto dirvelo prima, ma che gusto ci sarebbe stato?
Pubblicherò la seconda parte entro 1-2 giorni, intanto potete pensare a cosa potrebbe succedere...
Riusciranno Phil e Johnny a sopravvivere nella terribile stanza 6 dell' Old Haunted Hotel??
Lo scoprirete presto...  TROVATE QUI LA SECONDA PARTE!

-KeepDreamin'- 
 


14 dicembre 2010

Creepy Guys (2) : Nikola Tesla, il genio incompreso


Per la seconda puntata di “Creepy Guys” ho scelto un personaggio che mi ha particolarmente affascinato. Dopo aver visto il film “The Prestige” con Hugh Jackman, ho cercato la biografia di questo grande inventore e ho scoperto che la sua vita nascondeva dei lati oscuri e misteriosi….

Nikola Tesla (1856-1943) era un fisico e inventore serbo, divenne famoso per i grandissimi contributi nel campo dell’elettromagnetismo, tra cui la corrente alternata.


Nei primi anni di vita egli fu spesso malato. Soffriva di una strana malattia per cui gli apparivano davanti agli occhi lampi luminosi accecanti, sovente accompagnati da allucinazioni. Molte di queste visioni erano connesse a parole o idee che aveva in mente… che abbia preso ispirazione da queste visioni per le sue invenzioni??
La svolta nella sua vita si ebbe a partire dal 1884 quando si trasferì in America per cercare fortuna, e da chi fu assunto? Dal grande Thomas Edison che in seguito diverrà il suo più grande rivale. Edison era il fondatore di un’industria che produceva macchinari di vario tipo, grazie alle sue straordinarie attitudini Tesla che lo fecero diventare in poco tempo una pedina importante nelle mani di Edison.
Nel 1919, Tesla scrisse che Edison gli aveva offerto, per progettare il generatore di corrente alternata, l'esorbitante premio di 50 mila dollari (equivalenti a circa 1 milione di dollari attuale). Tesla disse di aver lavorato quasi un anno per riprogettare il motore e il generatore. Quando Tesla chiese del premio, Edison rispose: " lei non capisce il nostro senso dell'umorismo americano", e rifiutò di mantenere la promessa.
Da allora i due scienziato divennero rivali, e iniziò la cosiddetta “guerra delle correnti” in quanto Tesla sosteneva che il futuro sarebbe stato la corrente alternata, mentre Edison puntava su quella continua. Inizialmente per finanziare le sue ricerche fu costretto a fare i lavori più umili, fino a riuscire a fondare una società propria nel 1886, negli anni successi brevettò grandi invenzioni come il motore ad induzione e la bobina di Tesla e studiò gli effetti dei raggi X.

Ora non starò a tediarvi elencando tutte le sue invenzioni ( credetemi è un elenco davvero lungo, ormai l’avrete capito che genio era il vecchio Tesla), preferisco concentrarmi sulle parti più strane della sua vita…


Durante gli esperimenti nel suo laboratorio a Colorado Springs Tesla "registrò" alcune tracce di ciò che credeva fossero segnali radio extraterrestri; ciononostante la comunità scientifica derise apertamente i dati che Tesla aveva raccolto su questi studi.
Prima della Prima Guerra Mondiale, Tesla iniziò a cercare degli investitori d'oltremare che finanziassero le sue ricerche, ormai aveva perso i diritti da gran parte dei suoi brevetti ed era caduto in disgrazia.  Negli anni successivi, lo scienziato iniziò a mostrare evidenti sintomi di disturbo ossessivo-compulsivo; divenne ossessionato dal numero tre: sovente si sentiva costretto a girare attorno ad un palazzo tre volte prima di entrarvi, oppure voleva una pila di dodici tovaglioli ben piegati intorno al suo piatto ad ogni pasto, o altro ancora. La natura dei suoi disturbi era poco conosciuta a quel tempo e non erano disponibili terapie efficaci, perciò i sintomi vennero considerati come prova di una parziale infermità mentale, danneggiando senza dubbio ciò che era rimasto della sua reputazione.
Proprio in quegli anni la sua mente partorì l’idea per un’arma rivoluzionaria: la "teleforce", che fu soprannominata "raggio della pace" o "raggio della morte" (due nomi diametralmente opposti, non trovate?) che era in grado di generare una tremenda forza elettrica . Secondo Tesla, il "raggio della morte" era una "super arma che avrebbe messo fine a tutte le guerre nel mondo". Dopo aver cercato di attirare l'interesse del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti verso la sua invenzione,  lo scienziato propose l'apparecchiatura alle nazioni europee; ma nessuno dei governi si mostrò interessato a firmare un contratto di costruzione dell'arma. Pensate cosa potrebbe succedere se qualche governo dei giorni nostri trovasse quei progetti…



Tesla fece delle ipotesi di come le forze elettriche e magnetiche potessero distorcere, o addirittura modificare, il tempo e lo spazio e sulle procedure attraverso le quali l'uomo potesse controllare tali energie. Queste ricerche lo portarono all'idea di creare un “muro di luce”, manipolando in un certo modo le onde elettromagnetiche. Questo misterioso muro di luce dovrebbe consentire di alterare a piacimento il tempo, lo spazio, la gravità e la materia, e da questo rinacquero una serie di progetti di Tesla che sembrano usciti direttamente dalla fantascienza, come gli aerei antigravità, il teletrasporto, e il viaggio nel tempo.
La più singolare invenzione che Tesla  ipotizzò è “La Macchina per Fotografare il Pensiero”: Egli pensava che un pensiero formatosi nel cervello creasse una corrispondente immagine nella retina, e che l'impulso elettrico di questa trasmissione neurale potesse essere letto e registrato in un dispositivo. L'informazione immagazzinata, poi, potrebbe essere elaborata da un nervo ottico artificiale e visualizzata come immagine in uno schermo.
Un'altra invenzione teorizzata da Tesla è comunemente chiamata Macchina Volante di Tesla. Tesla dichiarò che uno degli scopi della sua vita era quello di creare una macchina volante che potesse funzionare senza l'uso di un motore o ali, alettoni, propellenti o di qualsiasi fonte di combustione interna. Inizialmente, Tesla pensò ad un aereo che avrebbe dovuto volare grazie ad un motore elettrico alimentato da un generatore a terra. Con il passare del tempo, ipotizzò che questo aereo potesse muoversi in maniera interamente meccanica. La forma ipotizzata per il velivolo è quella tipica di un sigaro o di una salsiccia. Questo fatto, in seguito, sarà sfruttato dai teorici della cospirazione degli UFO.
Tesla è ulteriormente conosciuto per l'invenzione di una speciale radio chiamata Teslascopio, progettata con l'intenzione di comunicare con forme di vita extraterrestre di altri pianeti.

Al momento della sua morte, l'inventore stava continuando a lavorare sul teleforce, Il governo americano cercò senza successo  un prototipo dell'apparecchio nei lascito, ma i suoi scritti vennero classificati come top secret.

é stato un post bello lungo, ma secondo me il personaggio meritava... vi invito sempre a rispondere al sondaggio  sui film più attesi del 2011  in altro a destra, e a proporre nei commenti altri protagonisti per i prossimi episodi di questa rubrica... 

-KeepDreamin'-